Il Ballo della Mattonella

27/04/2016 di Elisa Giannini

Moretto Aldo Viola Elisa Giannini

Ho conosciuto i vini di Aldo Viola a Milano all’inizio dell’anno a Live Wine. Ricordo di essere stata conquistata subito dai suoi Syrah. Tra le bottiglie in degustazione mi colpì però l’ultima novità, il Moretto, un blend Syrah, Nerello Mascalese e Perricone che Aldo mi raccontò voler essere scanzonato, fresco, disimpegnato. Ritrovare i suoi vini nella selezione di Decanto è stata una bella sorpresa. Ho cominciato a pensare ad una ricetta ed una serata tra amici con protagonista il suo vino : aprire le sue bottiglie e invitare ogni ospite a degustarle giocando con l’intensità delle singole famiglie di aromi, con i punteggi, i giudizi e l’individuazione dei sentori propri. Il vino è sempre stato condivisione ma lo spirito di Decanto mi ricorda  quando una volta con gli amici ci si sedeva tutti intorno ad un tavolo sino a tardi con le carte o i giochi in scatola e le serate scappavano via come un fulmine.

Amo coccolare i miei ospiti e sorprenderli. Nulla deve essere mai scontato.

Le sere tiepide degli ultimi tempi avrebbero sicuramente fatto pensare ad un abbinamento a vini bianchi. La mia provocazione è stata dimostrare che bevibilità, eleganza e freschezza possono trovarsi anche in vini rossi e soprattutto siciliani.

                               

Così mi sono inventata :

Mattonella di briciole di pasta frolla in Crosta di Fossa

Ecco gli ingredienti:

Per le briciole di frolla:

350 gr. di farina (io ho usato una farina di Kamut BIO ma ognuno può utilizzare la farina con cui si trova meglio; io di certo la prossima volta proverò con un’integrale)

150 gr. di burro ammorbidito a temperatura ambiente

Nocciole tostate sminuzzate

1 uovo

1 bustina di lievito per torte salate

Vanno lavorati insieme tutti gli ingredienti in una ciotola lasciando l’impasto disgregato a pezzetti; procedimento facilissimo.

Una volta pronto l’impasto si prepara la crema.

Si mescolano insieme 300 gr. di ricotta con 100 gr. di squaquerone e 1 uovo. Con queste quantità la crema risulterà leggera sia nella consistenza ma anche nel sapore. L’acidità dello squaquerone deve infatti essere solo accennata per avere un buon abbinamento al vino che proponiamo qui.

Da notare che fino ad ora non ho usato sale e pepe da nessuna parte.

Questo perché nel ripieno useremo 2 ingredienti con sapori molto intensi; il prosciutto crudo, o culatello o meglio ancora culaccia e i pomodorini confit. Si potrebbe utilizzare anche lo speck ma potrebbe risultare troppo saporito e intenso.

Inseriremo anche qualche oliva taggiasca sminuzzata, in piccola quantità però perché il gusto amarognolo deve far risaltare la dolcezza del pomodoro senza prevalere o essere troppo percettibile.

Preparazione dei pomodorini confit:

E’ una preparazione un po’ lunga che spesso fa desistere le persone un po’ pigre in cucina ma il risultato è ottimo davvero.

Io uso di solito i pomodori vesuviani ma sono ok anche i pendolni o datterini; importante è comprarli freschissimi a grappoli.

Vanno lavati e immersi qualche minuto in acqua bollente salata per fare in modo che possano essere sbucciati senza staccarli dal grappolo.

Una volta sbucciati vanno appoggiati su una teglia da forno sulla carta forno e si inizia a profumarli; si usa origano, basilico, timo, anice, zucchero grezzo di canna (abbondante) sale (poco) pepe, olio EVO.

Una parte dei pomodorini vanno staccati dal grappolo e tagliati a metà in modo che si disidratino meglio in forno, e questi verranno poi usati all’interno della torta, gli altri pomodorini verranno serviti a fianco o sopra la mattonella a grappoli.

I pomodori conditi vanno infornati a 120 gradi per circa 2 ore. Il tempo dipende dal tipo di forno che si usa. E’ necessario che i pomodori di disidratino un poco alla volta senza bruciarsi.

Una volta pronti i pomodori si può assemblare la torta.

Prendere una teglia da forno e mettere un foglio di carta forno; usare metà dell’impasto sbriciolato per costruire il fondo della torta

Si copre con uno strato del salume scelto

Si mette poi uno strato di pomodorini confit (il pomodoro confit ha come caratteristica principale la perdita di gran parte della sua acidità a favore di un sapore molto intenso e dolce)

Si aggiunge qualche taggiasca sminuzzata

Si versa poi la crema per fare poi  un ultimo strato di salume e coprire il tutto con l’altra metà delle briciole di frolla.

Prima di infornare si deve grattugiare sulla torta del formaggio di fossa in piccola quantità in modo da creare una crosta leggera e profumata.

Infornare a 180 gradi per circa 45 minuti.

Servire tiepida impiattando la Sbrisolona come una mattonella spolverata di fossa… con grappoli di pomodori confit che vicini vicini ci danzano sopra….

                                                     

Lentamente,guancia a guancia, tu mi dici che son bella, dondolando, dondolando sulla stessa mattonella……

 

Chi siamo

Decanto é l'enoteca online dedicata ai piccoli artigiani del vino naturale, biologico e biodinamico. Decanto ti aiuta a scoprire questo mondo in maniera divertente: completi le degustazioni online, cerchi di indovinare gli aromi e misuri come cresce la tua conoscenza del mondo del vino con punteggi e livelli. Cosa aspetti? Iscriviti ed inizia a degustare!

Condividi

Torna al blog

 

ALTRE LETTURE

Icone 9

Biodinamico | Naturale | Garagista. Le icone dei vini su Decanto.

21/11/2016

Su Decanto qualche parola in meno e qualche icona in piú. Scopriamo assieme le icone presenti nelle schede dei vini ed il loro significato. 

DECANTOUR - Ovvero Decanto on Tour

06/07/2016

Uno degli obiettivi (ma soprattutto dei piaceri) di Decanto è quello di far conoscere i nostri piccoli artigiani del vino ed il loro lavoro. Abbiamo pensato di portare le loro idee e i loro vini direttamente nei calici dei nostri sostenitori uscendo da uno schermo ed organizzando momenti divulgativi e leggeri.

Arshura Valter Mattoni

Arshura Valter Mattoni | Le degustazioni di Endriu

05/03/2020

Arshura di Valter Mattoni degustato da Andrea "Endriu" Ambu.

Mercato Ortofrutticolo

Salute: la lista nera dei cibi Coldiretti... e qualche motivo di speranza

19/10/2016

Coldiretti ha recentemente presentato un dossier con la classifica dei cibo piú pericolosi per via di residui chimici, metalli pesanti ed altre contaminazioni. Un analisi che fa riflettere ma che rassicura sulla posizione dell'Italia nel contesto mondiale. 

Tags