Il Natale é passato. Ed é passato pure Capodanno. Solite feste, solite cene, solite abbuffate. E sicuramente (almeno cosí per noi é stato) tanti buoni vini ad accompagnarci. Difficile trovare ad inizio anno altrettante scuse per festeggiare. Ma siamo onesti… Dobbiamo per forza cercare una valida scusa per bere del buon vino? La nostra risposta é spudorata e non c’é nemmeno bisogno di riportarla! Ogni piccola realtà (dai grandi vini) meriterebbe di essere scoperta, assaggiata e approfondita. Il furgoncino del Decantour continua a viaggiare, nonostante neve, freddo e gelo. E' vero, siamo curiosi, che fa rima con golosi, e non riusciamo a non condividere con voi le nostre ultime scoperte.
Partiamo dal Piemonte, a Novello pochi metri dopo Barolo. Qui a fine anni ’80 Peter e Romy (Svizzeri e grandi estimatori del vino e di quello Italiano in particolare) recuperano una vecchia cascina abbandonata con 2 ettari di vigne ormai non produttive. Torbido! di Cascina Ebreo è il nome del primo nebbiolo (rigorosamente non filtrato) prodotto nel 1997, in “onore” del giudizio di rivedibilitá ricevuto dalla commissione per l’idoneitá alla DOCG. Da allora si è sempre chiamato così ed hanno sempre volutamente rinunciato alla denominazione registrandolo come vino rosso nonostante sia uno straordinario Barolo capace di competere con tutti i grandi nomi del Piemonte. Introvabile sino ad oggi in Italia, apprezzatissimo nei più importanti ristoranti al mondo. Per la prima volta su Decanto tutta la loro gamma. Sempre dal Piemonte, ma questa volta dall’Astigiano, due aziende condotte da due donne di carattere: l’azienda Carussin di Bruna Ferro con le sue Barbera fragranti e sincere (piccola realtá famigliare di 4 ettari dove da tempo si applicano i principi della biodinamica sia in vigna che in cantina) e Cascina Tavijn di Nadia Verrua da Scurzolengo, patria del Ruchè, con la sua Barbera e Grignolino diretti, freschi e territoriali.
Nadia Verrua - Cascina Tavijn
Dal Piemonte ci spostiamo in Trentino. Poco sopra Trento, Giuliano Micheletti coltiva 3 ettari di vigna tra Trento e la Valle dei Laghi. Biologico dal 1997 e in biodinamica dal 2006, produce vini “alpini”, essenziali e senza orpelli. Da questa terra, ritenuta dai più povera, sa dimostrare che si possono ottenere vini longevi ed eleganti. La sua gamma è composta di due soli prodotti: Merlot e Riesling Renano in purezza. Solo 2000 bottiglie prodotte di ciascun vino. I loro nomi sono Limen (limite, confine in latino), presìdi di una cultura contadina che rischia sempre più di svanire di fronte all’avanzamento dell’industria del vino.
Giuliano Micheletti
Nuovi arrivi anche dalla Sicilia. E ovunque la si guardi, ci emoziona. Da Marsala Nino Barraco, vero enfant prodige, ha saputo reinterpretare le uve di un territorio dai grandi fasti per il vino liquoroso offredo una visione nuova. Inizia la sua attivitá nel 2004 e la sua grande intuizione é quella di rivoluzionare la gestione della vigna rispetto alla tradizione. I suoi vini sono marini e mediterranei ma anche freschi, raffinati ed eleganti. Lontani dalla pienezza e corporatura robusta che ha caratterizzato la Sicilia in passato. Sempre in Sicilia, ma questa volta sui magici pendii dell'Etna, Davide Bentivegna coltiva 3 ettari di vigne su terreni vulcanici e roccia lavica tra i 450 e i 1000 metri, con piante prefillossera a piede franco di etá comprese tra i 40 ed i 150 anni. Petrosa, Kaos ed Anatema. Nomi forti per vini di tanta grazia…
Davide Bentivegna
L’anno nuovo promette molto bene. Se solo ci fossimo ricordati anche l'antigelo...
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Decanto é l'enoteca online dedicata ai piccoli artigiani del vino prodotto secondo natura: biologico, biodinamico e naturale autocertificato. Decanto ti aiuta a scoprire questo mondo in maniera divertente: completi le degustazioni online, cerchi di indovinare gli aromi e misuri come cresce la tua conoscenza del mondo del vino con punteggi e livelli. Cosa aspetti? Iscriviti ed inizia a degustare!
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