Metti una sera a cena dalla Gianna….

Riso Venere e Gamberi al Pompelmo Rosa

Nel 1997 esce in libreria, con un notevole successo, un romanzo di Isabel Allende che “romanzo non è” che immediatamente cattura la mia attenzione….

La mia passione per la cucina ancora era solo accennata, ma quel libro aveva la capacità di ipnotizzarmi….

“Afrodita, Racconti ricette e altri afrodisiaci”, un viaggio nel mondo della cucina visto come tempio del piacere dei sensi e anticamera del “piacere dei piaceri”….

Un libro strutturato in un modo unico, che non somiglia a nessun libro di ricette, ma ne contiene tante, che non somiglia a nessun romanzo erotico, ma miscela in modo sottile e sensuale erotismo, ironia e molta eleganza….

A distanza di anni credo di conoscerne i passi a memoria…..passeggio spesso tra le pagine di Afrodita….e a chi mi chiede di conoscermi, indico la strada che io prediligo….andarmi a cercare tra le pagine di questo libro….che inizia così:

"I 50 anni sono come l'ultima ora del pomeriggio...quando il sole tramontato ci dispone spontaneamente alla riflessione. Nel mio caso, tuttavia, il crepuscolo mi induce al peccato. Forse per questo, arrivata alla cinquantina, medito sul mio rapporto con il cibo e l'erotismo, le debolezze della carne che più mi tentano, anche se, a ben guardare, non sono quelle che più ho praticato......

Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre...

Non posso separare l'erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo....al contrario ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buonumore me lo consentiranno………..

Da qui nasce l'idea di questo libro, un viaggio senza carta geografica attraverso le regioni della memoria sensuale, là dove i confini tra l'amore e l'appetito a volte sono talmente labili da confondersi completamente…. Dopo aver fatto un paio di giri completi nel mondo degli afrodisiaci scopro che l’unica cosa che davvero mi eccita è l’amore. E allora dedico queste divagazioni erotiche agli amanti che giocano e, perché no? anche agli uomini spaventati e alle donne malinconiche…. " (Afrodita - Isabel Allende)

Non posso slegare la mia cucina da ciò che Isabel racconta in un modo così sensuale…. Cucinare è il modo che prediligo per parlare ad un uomo, per scherzare con i miei amici, per coccolarmi un po’ quando ho voglia di volermi un po’ più bene….

Scelgo gli alimenti così come si scelgono i colori per dipingere, annuso i profumi, non peso le quantità, uso l’istinto, la fantasia e ogni volta mi emoziono quando riesco a “sentire”…a “percepire” gli aromi che si sprigionano in cucina.

Oggi ho avuto voglia di cucinare per un uomo, non per un ospite, ma per un uomo molto “particolare” che di tanto in tanto fa capolino passeggiando nella mia testa…..

Una ricetta assolutamente inventata, che scrivo ora ricordandomi le sensazioni che mi ha suscitato e le immagini che affioravano durante la preparazione…..

Lui ancora non conosce questo piatto….ma oggi ha ugualmente giocato con me da lontano… era in cucina con me…la sensazione era che il suo corpo fosse al mio fianco vicino ai fornelli…sul mio terrazzo a scegliere le erbe  aromatiche da utilizzare… perché era l’idea di lui, il suo profumo, il profilo del suo viso che mi faceva sorridere e muoveva le mie mani…

Eccola qui….. Un risotto profumatissimo, colorato, allegro, sensuale…… esattamente ciò che vedono i miei occhi quando incrociano i suoi….

Ingredienti per due persone:

1 pompelmo rosa                                               Basilico rosso

1 ciuffetto di erba cipollina                           Origano fresco

1 piccola cipolla di Tropea                                    Timo al limone

1 rametto di menta                                             Sale integrale di Cervia e Pepe Creolo

20 gamberi circa (potete decidere voi in base ai vostri gusti)

Miele di acacia e soia

150 gr di riso venere

Mi piace molto utilizzare questo riso nero integrale, originario della Cina, ma ora coltivato anche nella Pianura Padana.

La leggenda vuole che sia noto come IL RISO PROIBITO DELL’IMPERATORE, perché per le sue caratteristiche nutrizionali e afrodisiache, si dice che potesse essere consumato solo dall’Imperatore.

Preparazione:

Dopo aver tritato finemente la cipolla di Tropea lasciatela soffriggere solo un paio di minuti in olio extravergine di oliva e aggiungete immediatamente il riso, sale e pepe.

Mescolate per qualche minuto poi aggiungete acqua poco salata, e lasciate che il riso cuocia a fuoco basso.

Aggiungete i gamberi, che avrete sbucciato e pulito, quando il riso è quasi pronto, hanno bisogno solo di pochi minuti di cottura. Dopo aver aggiunto i gamberi versate un bicchiere di succo e polpa di pompelmo rosa e terminate la cottura a fuoco vivace. Il chicco del riso in cottura ha assorbito l’aroma agrodolce tipico del pompelmo rosa, che ben si sposa con la dolcezza del gambero.

Molto bella la guarnizione con le stesse erbe aromatiche utilizzate per la ricetta.

In tavola fate trovare 2 ciotoline: 1 con del miele di acacia e l’altra con della soia e inviate i vostri ospiti a giocare mescolando i sapori. L’effetto lascia veramente a bocca aperta.

In abbinamento …..

Ho scelto Cà del Vént Brut L’Escluso, un millesimo del 2011, 75% chardonnay e 25% pinot nero. Nessuna aggiunta di dosaggio zuccherino né di liqueur d’expedition. Pas Operè appunto, come ama chiamarlo la cantina. Un vino dritto e minerale dalla bocca pulita e asciutta che non sovrasti le delicatezze del piatto. Cremoso e salato sa contrastare le dolcezze dei gamberi ed enfatizzare  gli aromi delle erbe.

Una splendida bottiglia che si sposa con questo piatto molto piacevole alla vista, allegro, colorato, profumato e soprattutto particolare, che entra dagli occhi ancora prima che dalla bocca.....e suscita una piacevole curiosità di assaggiarlo per comprenderne il senso…..

E’ un gioco goloso….e se viene cucinato per un uomo che solletica la nostra curiosità e passeggia di tanto in tanto nella nostra mente….allora Isabel ci indica la strada….

“La golosità è una strada che porta dritto alla lussuria…e se la si percorre con troppa indulgenza…alla perdizione dell’anima…”

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