Vigneti a piede franco. Romanticismo o realtá?

Facciamo un lungo passo all'indietro nel tempo (secondo Ottocento) ed incontriamo un personaggio molto popolare all'epoca. Il suo nome é Daktulosphaira vitifoliae. Gran brutto nome. I piú la conoscono come fillossera della vita (che peraltro non é molto meglio come nome...). La fillossera, piccolo insetto fitofago, ha fatto la sua comparsa in Europa dopo esserci arrivata dal nord America. Il suo impatto é stato devastante: la vitis vinifera europea, non abituata a contrastare questo insetto, é stata decimata. Pochi esemplari sono rimasti nelle aree che per natura risultano ostili alla fillossera: i terreni sabbiosi e le aree in alta quota. La fillossera attacca l'apparato radicale delle piante e non lascia molto scampo. Dopo molti anni bui per l'enologia europea é stata trovata una soluzione al problema: innestare la vitis vinifera su barbatella americana. Le piante americane erano infatti state a contatto con la fillossera per secoli, ed il lavoro di madre natura aveva consentito alle stesse di sviluppare gradualmente delle forme di difesa contro questo insetto. Da quel momento la stragrande maggioranza dei vigneti di tutta Europa é piantata su innesti americani.   

 

E' cambiato qualcosa nei vini da allora? Le opinioni in merito sono molto contrastanti. C'é la saggezza popolare tramandata dai nonni ("i vini di una volta erano molto piú buoni") e ci sono pareri di esperti, come Lydia Gabucci e Claude Bourgignon, agronomi francesi e consulenti tra gli altri di Romaneé-Conti. Questi ultimi hanno curato un progetto per la realizzazione di un vigneto a piede franco a Sant Erasmo, un'isola della laguna veneziana, e sono molto vocali nel spiegare che le uve prodotte da piante a piede franco hanno caratteristiche peculiari ed esprimono in maniera differente e piu' profonda il territorio. Dal lato opposto ci sono molte altre voci secondo cui il carattere di un vino e' dettato dal suo genotipo ed, al massimo, l'assenza di un porta innesto, puo' influire sulla vigoria e sull'aspettativa di vita della pianta, ma sicuramente non sui suoi aromi. 

 

Una cosa e' certa: c'e' sicuramente un aspetto romantico nel concetto di "vino di una volta" espresso dai vigneti a piede franco. Quanto alla qualita' del prodotto finale, lasciamo che ognuno si faccia la propria opinione in merito. Su Decanto potere provare vini da vigne a piede franco provenienti dai terreni sabbiosi del Bosco Eliceo in provincia di Ferrara, dove Mirco Mariotti produce i suoi "vini delle sabbie" oppure i vini dell'Etna della cantina Eno-Trio, il Nerello Mascalese ed il Pinot Nero Tiurema. Fortunatamente la fillossera di andare in cima ad un vulcano attivo non ne ha mai voluto sapere!    

 

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