Camerlengo Vulture Aglianico Decanto

Camerlengo

Antonio Cascarano è uomo pirotecnico e istrionico.

Architetto lucano, impersonifica splendidamente le caratteristiche dei suoi vini: coinvolgenti, intensi, esplosivi. Figura di grande simpatia e trascinatore, decide di recuperare 4 ettari di vigne e la relativa cantina del nonno Giovanni Falaguerra sita a Rapolla (3 sale ottenute in una galleria scavata interamente in una roccia di  1000 metri). Siamo alle pendici del Monte Vulture, vulcano spento da millenni, ma dalle terra ricca e generosa: qui trovano dimora vigne, ulivi e castagni. Sono terreni tufacei con alta presenza di silicio e potassio. Il clima è temperato con forti gap termici tra giorno e notte. Queste, le condizioni ideali dove l'Aglianico può esprimersi e diventare il "Barolo del Sud".

L'approccio è quindi da subito volto al rispetto del territorio : preservare la natura e la sua biodiversità e lavorare assecondando i suoi ritmi.

Camerlengo ad oggi è l'unica cantina con vini naturali nel Vulture. I vigneti si trovano vicino a Barile, zona di grande ricchezza e fertilità che non soffre di siccità come gran parte del sud Italia. Lo testimoniano la moltitudine di piante ed essenze che spuntano dalla terra nera vulcanica sotto i filari.

Ad oggi la gamma prevede solo quattro vini per un totale di circa 15.000 bottiglie. "Antelio" il giovane, fresco e complesso, affinato in grosse botti di castagno da 40-50-60 hl, "Camerlengo" vino ambizioso e di grandi potenzialità, affinato in tonneaux di rovere francese di terzo e quarto passaggio e "Accamilla" da vigna giovane di Malvasia di Rapolla (60 %), Santa Sofia (20%) e Cinguli (20%) affinato in tonneaux nuovi di rovere francese. Completa sporadicamente "Juiell", il gioiello della gamma. Solo 400 bottiglie di Aglianico vinificato in rosa.

 

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