PROSECCO, NON TUTTO E' PERDUTO

20/05/2016 di Redazione

Fiorin Silvia prosecco

Sono partito per incontrare Silvia e approfondire il suo lavoro pensando all'exploit degli ultimi anni del Prosecco.

Nonostante la crisi in Italia,  l'impressione di una prolifearzione dei vigneti e di un consumo del territorio fuori ogni logica per una corsa ai numeri senza fine, sembra trovare conferma proprio in questa regione. L'estensione dell'area del Prosecco Doc sino alle quattro province del  Friuli (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine)  oltre ai territori veneti (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno ) ha portato ad un incremento della produzione negli ultimi anni a quasi 500 milioni di bottiglie.

Il dio Prosecco...

Entro dal cancello dell'azienda dopo aver attraversato il paese. Ti aspetteresti di vedere vigneti abbarbicati su qualche collina ed invece le ultime case che segnano l'urbanizzazione sono appena dietro alle mie spalle. I vigneti si mostrano subito. Sono 5 ettari, tutti lineari e razionali, alternati a 2 ettati impiantati a Kiwi ( piante di 50 anni con trochi grandi come alberi). All'orizzonte si alzano le colline e poi le montagne ma prima ancora bassi edifici sembrano presidiare la campagna pronti a fagocitarla. Vigneto o cemento, questo sarà il destino?

Passeggio tra le vigne per osservarne fiori e piante. Tra i piedi  una ricchezza di foglie di ogni foggia e forma. Osservo i filari e il sottofila. Affiorano ciotoli chiari dalla terra a ricordo che siamo in un area di riporto dal greto del fiume. C'è un senso di pace amplificato dalla simpatia e dalla disponibilità di Silvia. La brezza mitiga il sole soffiando dalle montagne a nord. Costeggia i filari, alti sopra l'argine, il corso del fiume Soligo: acqua trasparente e cristallina che nasce di lì a pochi metri a Collagù e che ogni anno viene analizzata da Silvia prima di utilizzarla per le dinamizzazioni con i preparati biodinamici.

 

L'etichetta del Veneto dedito al dio Prosecco, qui sembra lontana, inesistente: una sorta di zona franca, impermeabile alla sete di impianti e conversioni che pervade i consorzi. Perchè qui c'è tutto.E' un eden di biodiversità, con animali ( manze da carne il cui letame serve per fertilizzare i campi), terre a coltura, l'orto, i kiwi ed un sereno equilibrio tra le persone che qui vivono e si amano ed il loro lavoro.

Tutto si muove e ruota come in un ingranaggio. Un modello perfetto di azienda a ciclo chiuso, autosufficiente. Nei valori e nella forza. Si producono solo 5000-6000 bottiglie l'anno di vino. Stop. E l'uva deve essere perfetta perchè è l'uva che fa il vino e non l'abilità in cantina. Ed in cantina non c'è tempo di stare. In vigna si raccolgono solo i grappoli dai filari con almeno 10 anni di età, scelti dai suoli più minerali e quindi ciotolosi. Vendemmia a mano a settembre e rigorosamente di mattina. Uva intera in pressa. Nessuna separazione dai raspi. E poi il tempo. Questo trascorre inesorabile sino a primavera ed il vino resta in vasca. Nessuno vuole anticiparlo o scalzarlo. Il tempo qui segna i ritmi della vita. Niente autoclavi, niente corsa.

Piccole vasche in acciaio riempiono la cantina : qui il vino resterà fino all'imbottigliamento a Pasqua.

Con i primi caldi il vino, imbottigliato con i propri lieviti e ancora con residuo zuccherino,  avvierà la fermentazione sur lie ( sui lieviti ) finendo di trasformare lo zucchero in anidride carbonica.

L'attesa è premiata da NAOLTA, un vino frizzante ottenuto da uve registrate e atte a Prosecco DOCG che Silvia declassa ogni anno per poter recuperare l'antica tradizione di una volta quando, prima dell'avvento dei macchinari per la spumantizzazione, il Prosecco era fatto solo così.

Non può chiamarlo Colfondo ( marchio depositato ) e voi non chiamatelo Prosecco, ma se intendete bere Glera onesta e vera, provate a scrollarvi di dosso per UNA VOLTA il ricordo di ciò che avete bevuto con quel nome.

 

 

Chi siamo

Decanto é l'enoteca online dedicata ai piccoli artigiani del vino naturale, biologico e biodinamico. Decanto ti aiuta a scoprire questo mondo in maniera divertente: completi le degustazioni online, cerchi di indovinare gli aromi e misuri come cresce la tua conoscenza del mondo del vino con punteggi e livelli. Cosa aspetti? Iscriviti ed inizia a degustare!

Condividi

Torna al blog

 

ALTRE LETTURE

Icone 9

Biodinamico | Naturale | Garagista. Le icone dei vini su Decanto.

21/11/2016

Su Decanto qualche parola in meno e qualche icona in piú. Scopriamo assieme le icone presenti nelle schede dei vini ed il loro significato. 

DECANTOUR - Ovvero Decanto on Tour

06/07/2016

Uno degli obiettivi (ma soprattutto dei piaceri) di Decanto è quello di far conoscere i nostri piccoli artigiani del vino ed il loro lavoro. Abbiamo pensato di portare le loro idee e i loro vini direttamente nei calici dei nostri sostenitori uscendo da uno schermo ed organizzando momenti divulgativi e leggeri.

Arshura Valter Mattoni

Arshura Valter Mattoni | Le degustazioni di Endriu

05/03/2020

Arshura di Valter Mattoni degustato da Andrea "Endriu" Ambu.

Mercato Ortofrutticolo

Salute: la lista nera dei cibi Coldiretti... e qualche motivo di speranza

19/10/2016

Coldiretti ha recentemente presentato un dossier con la classifica dei cibo piú pericolosi per via di residui chimici, metalli pesanti ed altre contaminazioni. Un analisi che fa riflettere ma che rassicura sulla posizione dell'Italia nel contesto mondiale. 

Tags