A noi, si sa, piace parlare di vino. Ma ogni tanto ci sono argomenti extra vino che catturano la nostra attenzione e rappresentano occasioni per riflettere. Al recente Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione di Cernobbio, Coldiretti ha presentato un dossier con la "Classifica dei cibi piú pericolosi", elaborato sulla base del rapporto del Ministero della Salute sul sistema di allerta europeo, che registra gli allarmi per rischi alimentari dovuti a residui chimici, metalli pesanti ed altre tipologie di contaminazione. Tale classifica vede ai primi posti la frutta secca proveniente dalla Turchia e dalla Cina (aflatossine sopra i limiti), erbe e spezie provenienti dall'India (pesticidi oltre i limiti), pesce proveniente dalla Spagna (metalli pesanti in eccesso) e frutta e verdura dalla Turchia (aflatossine e pesticidi).
In realtá la classifica di per se poco importa, nonostante sia l'elemento che piú ha catturato l'attenzione dei media. Quel che invece noi teniamo a segnalare nel comunicato stampa di Coldiretti e' la contrapposizione tra Italia ed il resto del mondo in tema di sicurezza alimentare: siamo al vertice a livello mondiale per il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%) rispetto ad un valore medio dell'1,4% a livello comunitario e al 5,7% a livello extracomunitario. L'Italia inoltre - precisa Coldiretti - detiene 285 denominazioni di origine, vieta l'utilizzo degli OGM e possiede il maggior numero di aziende biologiche in Europa.
Chiaramente Coldiretti é "parte interessata", essendo la principale associazione di rappresentanza dell'agricoltura Italiana, e quindi l'analisi potrebbe essere considerata da alcuni poco obiettiva. Lasciamo ad ognuno la libertá di giudicare questo aspetto. Quello che emerge per noi sono due riflessioni: un primo aspetto é che oggi piú che mai é importante informarsi e scegliere i prodotti con estrema attenzione perché, purtroppo, i peggiori nemici della salute sono invisibili ma spesso presenti. In secondo luogo é doveroso fare un elogio all'Italia: siamo sempre i primi a criticare il nostro Paese (e spesso con buona ragione) per i numerosi limiti e problemi, ma é importante anche saper apprezzare ció che di buono ha da offrire e le eccellenze che lo contraddistinguono. Essere ai vertici mondiali in tema di sicurezza alimentare é sicuramente motivo di orgoglio e dovrebbe essere da stimolo per proseguire lungo questa strada.
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