Vanni Nizzoli

Cinque Campi

Puianello di Quattro Castella. Siamo sulle prime colline ai piedi dell'Appennino Reggiano su un terrazzamento pliocenico di 200 m. s.l.m., in un' area storica di approvvigionamento per le uve pregiate. I terreni qui sono tutti franchi argillosi (20% di sabbia, 45% di limo 35% di argilla) con esposizioni ad est, nord est e nord ovest. Una carraia sembra dividere quelli sotto, ricchi di silicio per vini vibranti e tesi, da quelli sopra ricchi in ferro per vini intensi e terrosi. Una volta qui si mischiava tutto, uve bianche con rosse. Gli impianti di Cinque Campi risalgono al dopo guerra (1948), nel tempo si è poi ricorso a selezione massale per impiantare le vigne più giovani (vanno dai 20 ai 6 anni). Infine, gelosamente accudita,  una vigna di 120 anni da dove provengono pochi, pochissimi grappoli di spergola, trebbiano e malbo. La storia di Cinque Campi di Vanni Nizzoli racconta di terreni e vigneti di proprietà che hanno sempre prodotto per autoconsumo. Nel 1980 il primo passo importante con l'assunzione dell'attuale nome, dalla particella principale, con una produzione che inizia ad essere venduta in damigiana anche localmente. Dopo 20 anni inizia l'imbottigliamento. Il lavoro di Vanni negli anni è attento e curioso. Senza mai fermarsi si spinge a sperimentare preparati biodinamici e nuovi approcci, con l'obiettivo di mantere quell'equilibrio preservato dalle sue vigne attraverso i decenni.

Cinque Campi è socio di Vinnatur.

 

 

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