Loreto Prutino

De Fermo

La storia della cantina De Fermo è un perfetto copione per un film d'amore sul vino. La cantina ri-nasce nel 2010 dall'intuito di Stefano Papetti e Eloisa De Fermo. Stefano cresce, studia e si afferma professionalmente come avvocato a Bologna, anche Eloisa di origini abruzzesi studia e pratica da legale a Bologna. Agli inizi degli anni 2000 si incontrano, Stefano vanta ormai un ottimo background nel mondo del vino ma solo come bevitore, avendo sviluppato nel tempo una passione comune con Federico Orsi amico di infanzia e compagno di scuola e di memorabili bevute. Non proviene da una famiglia di vinticoltori, ma si interessa molto giovane al mondo del vino, viaggiando appena maggiorenne tra centro- nord Italia per visitare le più importanti cantine del panorama enoico italiano. Il viaggio che segnerà la svolta è però una visita con Eloisa alla fattoria della famiglia De Fermo in Abruzzo a Loreto Aprutino, forse il comune più noto dell'intera regione per essere terra di Francesco Valentini. E' il 2007. La proprietà della fine del XXVIII Sec. non è più gestita direttamente dalla famiglia di Eloisa dal dopoguerra:  da allora uva, raccolti di grano e olive sono gestite da personale locale assunto dalla proprietà. Stefano si innamora immediatamente del luogo e della struttura ed inizia a frequentarla ogni fine settimana. Per oltre 2 anni ascolta i contadini, facendo propri atti e gesti della loro tradizione. Ottiene di lavorare in autonomia 1 ettaro di terra della proprietà ( con impianti ancora a spalliera di oltre 50 anni ), per sviluppare un rapporto con le piante e con quella terra. Nel 2009, per caso, scopre l'esistenza di una vecchia cantina del 1700 nel seminterrato dell'edificio principale della fattoria. E' un luogo perfetto per umidità e temperatura. Il disegno a lungo cullato di poter vinificare le proprie uve in uno spazio di proprietà, diviene tutto ad un tratto realtà. Il 2010 è l'anno del primo raccolto, poco più di 4000 bottiglie, vinificate tutte nella vecchia cantina De Fermo. Si susseguono le vendemmie e aumenta l'esperienza. Poco alla volta aumenta anche la produzione e le uve vengono sempre meno conferite ma vinificate ed imbottigliate in loco. Nel giro di 4 anni tutti i 16 ettari vitati tornano ad essere gestiti direttamente dai De Fermo attraverso lo sforzo di Stefano e la sua visione di massimo rispetto senza ricorso a chimica e salvaguardando la tradizione del luogo. Con il tempo l'approccio naturale alla viticoltura "contamina" anche il resto della proprietà realizzando un modello di azienda a ciclo chiuso che comprende oggi animali, olive, legumi, grano e ortaggi.

De Fermo è membro di Les Renaissance des Appellation.

 

 

 

 

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