Fabbrica di San Martino

Appena fuori Lucca, attraversiamo a nord il fiume Serchio e ci incammianiamo lungo i dolci tornanti delle colline che si alzano di fronte a nostri occhi. La Fabbrica di San Martino svetta da quassù e guarda a sud verso la città. Nella proprietà di 20 ettari che si distende su queste colline occupate prevalentemente da boschi, a dominare è una meravigliosa villa padronale (Villa Sardi Tronci) in stile barocco edificata nel 1735 dal nobile Sardi, mercante di seta. Poco lontano le "fabbriche" o fabbricati agricoli, e le case coloniche che ospitavano il personale e i luoghi legati alla produzione (vino, olio, frutta, ortaggi etc.). Giuseppe Ferrua ci giunge all'inizio degli anni '90 dopo aver vagato per il mondo e per l'Italia in veste di ristoratore per oltre 20 anni. La sua ultima attività la apre a Lucca: è una trattoria legata al territorio, dal cibo semplice e genuino a base di prodotti bio ("perchè più veri e saporiti, con maggior carattere ed energia"). Ha un certo successo anche per la selezione dei vini. Qui incontra sua moglie Giovanna Tronci, la cui famiglia possiede San Martino da tre generazioni. Giuseppe vi si trasferisce pur continuando ad occuparsi del ristorante. Siamo nel pieno degli anni '90. Le terre, i vigneti e gli ulivi della proprietà sono gestiti da un gruppo storico di contadini. Giuseppe scopre la qualità altissima dei prodotti della Fabbrica ( il vigneto più vecchio è quello che oggi produce Arcipressi), inizia a proporre olio e vino ai propri clienti e si interessa alle fatiche dei contadini alternando al lavoro dell'oste quello del campo. Con la fine degli anni '90, giunto il momento della pensione per gran parte di questi preziosi uomini, decide di vendere il ristorante per portare avanti la storia della tenuta. La prima vendemmia sarà nel 1995. Nel 2008 ottiene la certificazione biodinamica ( ma qui la viticoltura è sempre stata rispettosa della natura anche prima quando i contadini si occupavano delle terre in modo inconsapevolmente naturale). La proprietà rappresenta oggi uno splendido modello di ecosistema a ciclo chiuso dove animali, ortaggi, frutta e vigne hanno raggiunto un equilibrio perfetto. La parte vitata consiste in 2,2 ha per la produzione di soli tre vini (due rossi ed un bianco) rigorosamente autoctoni. 

La Fabbrica di San Martino è membro di Les Renaissance des Appellation.

 

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