Il Tufiello Calitri Irpinia

Il Tufiello

Tipologia

Prezzo

Regione

Produttore

Uvaggi

Calitri.Irpinia. Pochi chilometri la separano dalla Basilicata del Vulture e con una manciata in più si entra nell'Alta Murgia pugliese. Sono distese dedite storicamente all'allevamento e alle colture, grano, cereali e foraggio prevalentemente. I fratelli Pierluigi e Michele Zampaglione rappresentano una delle famiglie più importanti di questa area dell'Irpinia. Vivono e coltivano queste terre da generazioni. Siamo in cima ad alte colline (700-800m slm) che anticipano montagne ricche di boschi, luoghi poco abitati, intensi, dove la natura spadroneggia incondizionata e i venti si rincorrono forti mentre il giorno si alterna alla notte tra caldo torrido e serate rinfrescanti. Alla fine degli anni '80 i Zampaglione sono tra i primi al sud a convertire l'azienda cerealicola al biologico. Sensibili ai temi della sostenibilità e valorizzazione del territorio, decidono nel 2001 con il nipote Guido di impiantare una piccola vigna con un clone di Fiano sfidandone, in una terra così periferica e poco popolata da vigneti, il credo monoteista e stereotipato proprio delle aree classiche a denominazione. Sono tre parcelle per un totale di 2 ettari su suoli di tufo giallo, argilla e sabbia. La prima vendemmia è targata 2004 ed il vino realizzato da Guido e Pierluigi si chiamerà Don Chisciotte, con tutto il carico di sfida e immaginazione proprie del personaggio. E' un Fiano "d'altura", rivoluzionario, insolito, spiazzante. Guido è un allievo di Giulio Armani. Terminati gli studi in enologia a Piacenza a fine anni '90 fa esperienza presso La Stoppa . Comprende l'arte della macerazione e della longevità dei vini. Crea una nuova cantina in Piemonte - Tenuta Grillo - dove applicare alle uve rosse gli insegnamenti di Giulio. Ma mantiene nel tempo il legame con la sua terra e suo zio. Dal 2004 al 2009 Guido realizza i vini del Tufiello dedicandosi in contemporanea alla sua cantina in Piemonte. Il Don Chisciotte viene lavorato come fosse un vino rosso con lunghe macerazioni sulle bucce che conferiscono un colore nuovo, aranciato, e profumi inediti, evoluti, complessissimi. Nel 2010 la separazione tra i fratelli Michele e Pierluigi assegna a quest'ultimo e alla moglie Nerina la vigna del Don Chisciotte con la creazione di una nuova azienda. Sotto la supervisione dell'enologo Sebastiano Fortunato incomincia un nuovo corso per questo vino, connotato ora da macerazioni più brevi, estrazioni meno nette, maggiore agilità. A Guido resta la gestione del Tufiello con Igiea ed il padre Michele, che dopo una vita all'Alenia come ingegnere aeronautico, ora si dedica alle vigne a tempo pieno. Continua così a produrre a Calitri sul Monte Mattina, ma in una vigna non molto lontata a quella di suo zio Pierluigi. Da qui negli anni sono nati il Sancho Panza ed il Montemattina, esaltazione del Fiano in tutta la complessità e profondità che solo un lungo affinamento riesce a conferirgli.