Andrea Balducci San Biagio Vecchio

Cantina San Biagio Vecchio

Una volta oltrepassata Bologna, guidare in direzione dell' Adriatico porta inevitabilmente a cercare scorci di mare all'orizzonte. Prima di giungerci, come meta finale della Romagna, è facile incontrare cantine sociali con silos alti come campanili. In lontananza, i primi pendii anticipano ad ovest gli Appennini che si alzano netti sul lato opposto al mare. Sembra scontato chiedersi come abbia fatto questa terra meravigliosa ad esprimere sempre vini senz'anima. Come è stato possibile? Dalla pianura si alzano dolci colline fitte di boschi, strette tra strati di gesso e calanchi a testimonianza di un mare che nei millenni lambiva queste colline che ne formavano la costa. Qui, tra Faenza e Forlì, una delle rare testimonianze di territorialità e varietà tradizionali è la Cantina San Biagio Vecchio. Siamo sulla omonima collina a poco più di 10 km da Faenza. Andrea e la moglie Lucia conducono 6 ettari di vigna coltivando Albana, Sangiovese, Malvasia Aromantica, Trebbiano e Centesimino. Una scelta recente, maturata da Andrea agli inizi degli anni 2000, senza esperienza, ma deciso a tornare alla terra dove il nonno  e poi lo zio enologo) nel tempo avevano sempre lavorato. Il testimone lo prende da don Antonio, parroco di San Biagio e abile vignaiolo che 40 anni fa impianta una varietà di Albana da un'attenza selezione massale. L'incontro è fortuito, una segnalazione dello zio enologo mentre Andrea ancora conduceva studi di Giurisprudenza. Decide di abbandonare gli studi e rilevale questa cantina. Lo zio, il parroco ed un anziano del paese saranno i suoi tutori. Oggi è diventato un riferimento territoriale per l'Albana ed il Centesimino e per quel Sangiovese di Romagna autentico e verace.

 

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