certificato
biodinamico
altri
naturali
produzione
garagista
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Vai alle degustazioniUn vino dal colore intenso ottenuto da uve 100% Verdeca, varietale autoctono che vede la propria diffusione prevalentemente nel territorio tarantino. Caratterizzata solitamente da buona freschezza e grado alcolico contenuto, qui si mostra intensa e cremosa in bocca ma dal sorso fresco, salino e minerale racchiudendo perfettamente le caratteristiche di questi suoli calcarei.
Murge. Dal latino murex, murice, roccia aguzza.
Siamo nella Murgia barese, nelle immediate vicinanze di Gioia del Colle. Altopiano di 400 m slm, caratterizzato da roccia calcarea, ventilato e fertile, così lontano dal Salento argilloso, caldo e torrido, puntellato di ulivi. Questa è terra di grano. Colline e distese di coltivazioni che spingendosi nell'Alta Murgia eleggono Altamura, poco distante, epicentro del grano duro italiano.
Nel 2003 Cristiano Guttarolo si trasferisce qui da Salerno con idee e progetti nati dalla frequentazione con Antonio De Gruttola di Cantina Giardino. Acquista da suo nonno 2,2 ettari di vecchi vigneti di Primitivo allevati ad alberello e la fattoria di Gioia del Colle. Capisce subito che condizioni pedoclimatiche uniche come altitudine, ventilazione costante, delta termico e terreni calcarei e magri, siano i fattori cruciali per reinventare un Primitivo di grande identità e personalità. Segue da subito in vigna un approccio secondo natura con lavorazioni solo manuali, poco rame e zolfo e nessun ricorso a prodotti di sintesi. Oggi abbraccia pratiche biodinamiche pur senza ricercarne la certificazione. Pensa ad un Primitivo (dal latino primo, precoce in riferimento a germogliamento, fioritura e maturazione) elegante, fresco, lieve e non caldo ed alcolico come quello tipico della Manduria. Ricorre a contenitori per fermentazioni spontanee ed affinamenti che non gravino sul vino, sperimenta negli anni l'acciaio e ultimamente l'anfora. Reimpianta uvaggi autoctoni come Sussumaniello e Albarella. Cristiano Guttarolo è sempre in fermento; curioso sempre alla ricerca di nuovi stimoli, in continua evoluzione. Il risultato oggi è una produzione da poco più di 6 etttari suddivisa principalmente tra Primitivo, Negroamaro e qualche bottiglia di Verdeca, vini vitali e succosi, complessi, freschi e mai ripetitivi, caratterizzati da acidità e mineralità manifestamente riconducibili ai suoli calcarei ed unici di questa zona.
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