CIRCUS OX Vino Bianco 2018

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Dopo la prima sperimentazione del 2016, ecco seguire il nuovo millesimo 2018 per un' idea di bianco macerato capace di coniugare la complessità organolettica della macerazione e la freschezza di una base spumante.Ottenuto dalle stesse uve raccolte per produrre il bianco ( non macerato ) Tamerlano, diraspate e macerate per una sola notte in pressa. Sedimentazione del mosto per gravità. Fermentazione da lieviti indigeni, quindi taglio con 10% di base spumante per migliorare l'acidità ed affinamento in barrique scolma su velo flor spontaneo per due anni. Malolattica naturale e completa. L'ossidazione ha trasformato le tipiche note vegetali di una annata piovosa e i fenoli dell'uva in composti di originale sapidità e mineralità.

Nel Mare Magnum della Franciacorta, una realtà estranea a mode e luoghi comuni. Piccoli artigiani da 6,5 ha e poco più di 20 mila bottiglie, esaltano nel calice differenze e specificità di una collocazione tanto periferica, quanto unica e straordinaria (sul confine orientale della denominazione, ai Campiani di Cellatica, 400 m  s.l.m., nel  parco prottetto delle Colline di Brescia). Terreni franco calcarei argillosi e un fitto sistema di surgive sotterranee hanno restituito 11 differenti cru curati tutti a mano e con pratiche agronomiche personalizzate, per poter accompagnare le caratteristiche distintive di ogni microzona in ciascun singolo acino di uva. 15 vendemmie alle spalle ma una capacità di rinnovarsi e sperimentazione costante (in proprio e all'interno di associazioni all'avanguardia su questi temi come VinNatur) hanno permesso di abbracciare i principi cardine della biodinamica e di interpretarli e rielaborarli  anche attraverso applicazioni di fisica quantistica. Artigiani e sperimentatori. Raccolgono ogni singolo cru separatamente e a bassissime rese ( 7-800g uva/pianta) vinificando d'istinto e non secondo protocolli: i loro vini sono figli di annate, di terra e di sensibilità verso le piante. Nei metodi classici, hanno abbandonato da tempo il ricorso a dosaggi zuccherini e liqueur d'expedition o a zucchero di canna per la presa di spuma (sostituito con mosto d'uva bio). Si assemblano le basi delle cuvée in funzione delle loro caratteristiche, senza ricorsi a correzioni o artifizi per conferire al vino ciò che originariamente non contiene. Con questo approccio hanno definito un nuova categoria nel metodo classico non normata: i Pas Operé che nulla condividono con i Pas Dosé (qui è semplicemente una classificazione di zucchero finale totale ma nulla si dice sul ricorso a liqueur anche non zuccherine). Da gennaio 2017 hanno abbandonato la Franciacorta (Consorzo di Tutela e Denominazione) dopo le ripetute bocciature dei loro vini ritenuti non idonei dalle commissioni perchè "troppo ricchi e complessi". Producono oggi "in libertà", scegliendo di esaltare a loro modo territorio, annata e gesto artistico alternando ad es. interpretazioni con fermentazioni e affinamenti ossidativi (inconcepibili per la cultura italiana e locale) o spumantizzazioni di Cabernet Sauvignon e Merlot (uve non incluse nel disciplinare Franciacorta). La gamma che propongono è VSQ, vino spumante di qualità ( da vigneti di proprietà e all'interno della denominazione e registrati a DOCG che liberamente decidono di non rivendicare ). Da non tralasciare la produzione di vini rossi, con cui l'azienda nasce trovandosi nella denominazione Cellatica DOC (nata prima delle fortune franciacortine) . Anche in questo caso la gamma è volutamente declassata a Vino Rosso ( perchè bocciati anche qui i vini a DOC) e al di là delle formalità di etichetta, presenta  prodotti dalla grande identità e capacità espressiva che non temono lunghi tempi di evoluzione.

Cà del Vént è socio di Vinnatur.

 

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