certificato
biodinamico
altri
naturali
produzione
garagista
Uno dei vini a cui tiene di più Claudio, idea nata per caso mentre cercava un vitigno bianco del territorio da impiantare oltre a Trebbiano e Albana. Fu durante la degustazione di una prova di vinificazione di un vicino che rimane incuriosito e nel 2007 decide di impiantare da selezione massale qualche filare di uva Famoso, perlopiù svanita in Romagna perchè spesso sacrificata per un consumo come uva da pasto ( presenta acino grosso, croccante, ricco di zucchero ) e perchè in fase di vinificazione tende ad avere un crollo di acidità. Diraspatura e pressatura soffice con breve sosta in pressa, fermentazione e sosta in cemento per due mesi e affinamento minimo in bottiglia per altri due mesi.
Rita Babini e Claudio Ancarani sono oggi due dei più autentici rappresentanti di quel mix irresistibile fatto di autenticità, simpatia, gioia di vita, semplicità che ha reso la Romagna una terra dalla qualità di vita unica. In località Santa Lucia, sulle dolci colline appena fuori Faenza che anticipano gli Appennini, conducono a pochi passi dalla Torre di Oriolo dei fichi ( splendido Mastio a base esagonale del XV Sec. ) 17 ettari tra vigne e seminato ( Senatore Cappelli ). Un'azienda dallo spirito giovane, sebbene fu il nonno di Claudio ad iniziare a coltivare queste terre negli anni '60, quando Albana e Sangiovese erano vini quotidiani destinati ad accompagnare il pasto. Oggi Rita e Claudio giocano da alfieri di un rinascimento enoico della Romagna che passa attraverso una minuziona e orgogliosa riscoperta di varietali storici regionali, tutti raccolti e interpretati singolarmente : ecco allora il Famoso, il Centesimino, l'Albana, il Trebbiano ed il Sangiovese. Tante uve per altrettanti vini diversi, giocosi, conviviali, franchi e diretti vinificati perlopiù in cemento, per mantenere tutta la loro tipicità. Una terra dai suoli ricchi di ferro, ma soprattutto sabbia, calcare e qualche vena d'argilla ( rossa e azzurra ). Una mappa unica e speculare rispetto a ciò che caratterizza i suoli della Romagna da Imola a Cesena. Auroleum ( lat.) ovvero dorato, da cui Oriolo, è la terra delle colline dorate, della gente dal sorriso luminoso e dai gesti sinceri, custodi di vini schietti e veri.
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