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LUMASSINA Colline Savonesi IGT 2020

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certificato
biodinamico

altri
naturali

produzione
garagista

Da un'uva ormai rara e perduta, caratterizzata da grappolo compatto, buccia fine e grande acidità, il bianco di Lumassina ( di bosco) di Sara e Mauro. Frutto di un lavoro certosino, perchè l'idea è di raccoglierla matura a ottobre ed il rischio di marciumi obbliga a 5-6 passaggi in vigna per altrettante selezioni e raccolte ( rese di 50 q.li/ha). Micro-vinificazioni nella cantina di Carcare ( a 35 km di distanza ) in piccole vasche in acciaio da 500 litri con una macerazione sulle bucce di circa 2 settimane. Affinamento in barriques e tonneaux per 11 mesi. Nessuna filtrazione, chiarifica o stabilizzazione ( le rigide tempersture invernali in Val Bormida permettono una stabilizzazione naturale ). 1950 bottiglie prodotte.

Terrazze Singhie ( terrazze zingare ) è un incredibile manifesto d'amore verso la natura di due giovani ragazzi catapultati in un luogo lontano da ogni coordinata, impervio e apparantemente inaccessibile ma affascinante perchè puro e fermo nel tempo.

Siamo nel 2014. Sara, friulana, studia recitazione e frequenta l'Accademia del Teatro a Grado. Mauro studia Scienze e Tecnologie Erboristiche a Milano. Dopo aver terminato gli studi nel 2015 decidono di partire per la Nuova Zelanda. Terra lontana, di confine, un luogo da scoprire, un viaggio da condividere. Iniziano a lavorare in una azienda vinicola biodinamica, scoprendo ed avvicinandosi ad un nuovo mondo fatto di rispetto della natura e dei suoi delicati equilbri. Si spostano su e giù per l'isola per un intero anno, accumulando esperienza presso nuove realtà biodinamiche, confrontandosi, ascoltando, imparando. Al rientro in Italia, decidono di approfondire visione e pratiche steineriane recandosi presso produttori in Toscana e Sicilia. E quando iniziano a pensare di fermarsi per un progetto proprio, un anziano signore li conduce attraverso un bosco che all'improvviso si schiude rivelando vecchie terrazze vitate circondate da ettari di foresta selvatica ed erica. Siamo a Orto Feglino, borgo dell' entroterra savonese, sopra Finale Ligure. Una vigna di 0,6 ha a 300m slm, custodita nel tempo e protetta dal bosco, alterna 29 terrazze su muri a secco contornate solo da castagni, lecci, corbezzoli e vegetazione lasciata a fiore. Un luogo incantato, dimenticato, selvaggio, una vigna piantata oltre 100 anni fa ma ancora estremamente viva e senza età. Tra i filari trova dimora una vecchia varietà a bacca bianca ormai scomparsa nel savonese : la Lumassina ( lumachina ). La sorreggono pali di castagno disposti a griglia e legati con giunchi di salice secondo un antico sistema di allevamento detto Ambrustin. A fine 2017 l' acquistano, tra mille timori e sogni, tra entusiasmo e paure. Non modificheranno nulla, come se avessero ricevuto un' investitura, un testimone da traghettare nel domani. Ripristinano i pali, recuperano le piante, seminano essenze, erbe officinali, alberi da frutto, lasciando tutti i filari inerbiti. Imparano a conoscere l'uva e le piante, come potarle e quando raccogliere per garantire la giusta maturazione. Ogni giorno dialogano con il luogo, attraverso un rispettoso lavoro manuale fatto di enorme fatica ( sono solo loro due e qui non esiste trattore ). In vigna seguono i principi della biodinamica, ricercando l'armonia e l'equilibrio nella biodiversità, garantendosi una natura viva e vitale. Poi nel 2018 la prima bottiglia di bianco di Lumassina ( vinificata nella cantina a Carcare in Val Bormida a 35 km di distanza ) e a seguire nel 2020 le prime bottiglie di Vermentino da una vigna a Finale Ligure. 

Terrazze Singhie è socio di Vinnatur.