certificato
biodinamico
altri
naturali
produzione
garagista
Ottenuto da vinificazione separata di quattro varietà autoctone della Sicilia provenienti da aree differenti : 50% Carricante raccolto in contrada Crasà, 20% Inzolia da terreni argillosi di Vittoria, 20% Grillo proveniente dalle sabbie di Marsala e 10% Catarratto & Grecanico dalle colline di Alcamo. Fermentazione separata in diversi contenitori assecondando le caratteristiche delle uve ( legno, mastelle, acciaio ) e affinamento in acciaio.
Anna Martens, da Adelaide a Solicchiata sull' Etna.
Nasce come microbiologa ma, assecondando la passione per il vino nel tempo libero, finisce per laurearsi in enologia. Le prime esperienze in Australia in cantine convenzionali storiche, poi i viaggi a fine anni '90 in Europa, Sudafrica, Argentina. Un curriculum articolato, con vendemmie e vinificazioni in realtà tecniche e medio-grandi. In Italia ritorna nel 2001, in Toscana, da Ornellaia. Poi, un viaggio nel 2005 in Sicilia con il marito Eric Narioo, deus ex machina di Les Caves de Pyrene Uk, importatore, distributore, pioniere dei vini naturali in Europa. Alla ricerca di aziende da far sbarcare sul mercato inglese, restano entrambi affascinati dalla "Montagna". L'Etna non è ancora la terra di conquista di oggi, molti sono i terrazzamenti abbandonati, i prezzi per i terreni sono ancora accessibili. Decidono di fermarsi e conoscere meglio questi luoghi unici fatti da suoli ricchissimi, clima rigoroso, vigne secolari ed impianti ad alberello di Nerello Mascalese. Anna ottiene l'opportunità di collaborare con Andrea Franchetti nella sua cantina di Passopisciaro. E' un' esperienza importante, le permette di prendere le misure con queste uve e di iniziare a sperimentare con una piccola massa d'uva vinificata da lei in una vasca in vetroresina. E' il 2008 : nasce così il Vino di Anna nella cantina di Franchetti. Gli anni che seguono sono un peregrinare alla ricerca di uno spazio tutto loro per poter vinificare le proprie uve. Lo trovano nel 2011 a Solicchiata, sul versante nord dell'Etna. Acquistano un palmento di 250 anni ed il primo vigneto di Nerello con piante di età compresa tra i 60 e i 100 anni. Nei vecchi locali della struttura iniziano a sperimentare fermentazioni ed affinamenti in acciaio, vetroresina e legno. Dal 2012 inseriscono anche anfore Qvevri di origine georgiana che vengono interrate. Oggi dispongono di poco più di 8 ettari, distribuiti tra 600 e 1200m slm, e 9 anfore di argilla Qvevri. I loro vini sono realizzati raccogliendo le uve a mano da ciascun singolo alberello e vinificandole con minimo o nessun intervento e spesso senza solforosa. Anche in vigna alcuni terrazzamenti non sono mai stati trattati a rame e zolfo e non hanno mai mostrato malattie. I vini di Anna ( ed Eric ) rappresentano una luminosa interpretazione della fertilità e ricchezza dell'Etna, risultando straordinariamente veri ed autentici come quelle terre.
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