Vini Etna

Vini dell'Etna

Vini dell’EtnaA’ Muntagna, come dicono da queste parti. Mito, suggestione, maestosità. Ma anche terra straordinariamente fertile e magnetica, divenuta in questi recenti anni l’ultimo Eldorado dove tutti, ma proprio tutti, non possono fare a meno di possedere un vigneto. Parliamo del versante settentrionale dell’Etna, luogo eletto di tutta l’area, caratterizzato da condizioni di suolo, di esposizione e di clima uniche e talmente variabili da essere stato scomposto in un mosaico di contrade capaci di conferire identità molto diverse alle uve qui prodotte. Temperature più basse rispetto alla media di tutta l’isola, importanti escursioni termiche, stratificazioni e variabilità in funzione delle colate laviche. Ma anche vigne secolari a piede franco su suoli sabbiosi ed impianti oltre i 1000 m slm. I vini dell’Etna sono tutto questo. Per un vignaiolo è assolutamente una terra santa, sintesi di condizioni ideali ed ormai irripetibili da rinvenire altrove. E poi il varietale principe del versante: il Nerello Mascalese. Austero, elegante, potente e profondo, un intreccio tra frutta rossa, spezie e macchia mediterranea capace di insidiare con l’evoluzione i migliori rossi del mondo e di portarlo spesso a paragoni con il più blasonato Pinot Nero della Borgogna. Infine, i grandi interpreti del territorio secondo natura. Una splendida carrellata di stili e sensibilità differenti che ci svelano i luoghi che hanno reso unica questa terra.

 

Sul versante nord-orientale, in localitá Presa, Davide Bentivegna e la sua azienda Etnella (vigne dai 70 ai 120 anni su 5 ettari) ci consegnano vini rossi a prevalenza Nerello Mascalese con succosità, freschezza e mineralità. Salendo a nord a Solicchiata incontriamo Eduardo Torres Acosta. Giunto in Sicilia per uno stage presso Arianna Occhipinti, trova poi lavoro come enologo per la cantina Passopisciaro. Qui sviluppa la propria identitá ed idea di vino e successivamente prende in affitto alcuni appezzamenti dove inizia la propria produzione. Abituato ai climi estremi della sua terra natale, Tenerife, e formato presso la straordinaria scuola di Arianna Occhipinti, Eduardo Torres Acosta rappresenta uno degli interpreti piú interessanti da seguire. A Randazzo, in contrada Agliacore, Bruno Ferrara Sardo lavora una vigna di 2 soli ettari per 3000 bt in media ogni anno. Un Nerello Mascalese carnoso, minerale e generoso. Tra Randazzo e Bronte, Nunzio Puglisi conduce l’azienda Eno-trio, coltivando diversi appezzamenti tra i 650 ed i 1.100 m slm. Nerello e Pinot nero ad altitudini “tradizionali” ed un intrigante Gewurztraminer oltre i 1000 m slm. Non possiamo tralasciare Frank Cornelissen, belga, affermamato broker di vini e distillati, che nel 2000 elegge Passopisciaro a luogo di una nuova esistenza. Perfezionista, costantemente alla ricerca della purezza del vino e dell’espressione piú genuina del territorio, ossessionato dalla pulizia in cantina e dall’uso di  contenitori neutri (prima anfore ora vetroresina) per esaltare al massimo l’espressività del varietale e l’identità dei singoli suoli.

 

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