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BARBARESCO STARDERI Barbaresco DOCG Starderi 2019

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Da una piccola parcella di piante ultra-quarantenni nel cru Starderi (terreni più morbidi e meno esposti), presa in affitto da una vecchia coppia di anziani non più in grado di curarla per i ripidi pendii, Olek confeziona un Barbaresco con fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce di 2 mesi, affinato 2 anni in botte grande. Un vino che presenta acidità e tannino che lasciano presagire grande capacità evolutiva.

Prodotto soggetto a limitazione ed escluso da coupon, offerte o promozioni

Nel cuore di Barbaresco e del Barbaresco.

Un vicino importante (Angelo Gaja con i suoi vigneti più rinomati a cui conferivano le uve), una storia con radici profonde (il nonno di Olek nel 1800 commercializzava già vino e contribuì a fondare la cantina sociale che inventò il vino Barbaresco), un fazzoletto di terra di soli 2 ettari, una gestione da solo a tutto tondo della vigna e della cantina. In queste parole si potrebbe riassumere l'attività di Olek Bondonio alla Cascina Berchialla in Barbaresco.

Nasce a Torino da madre polacca (ed è lei a spronarlo con la sua energia a recuperare i vigneti e la cantina) e cresce spendendo l'estate a Barbaresco nella proprietà del nonno, amando i ritmi della campagna, l'odore del mosto ed il suono dei trattori. Dopo la laurea a Torino inizia a girare il mondo (Francia, Oregon, Nuova Zelanda e Australia) per apprendere il lavoro (nel frattempo sviluppa una discreta capacità nella pratica del surf, dello snowboard e dello skateboard). Nel 1999,  ha la possibilità di riprendere in affitto la fattoria del nonno suddivisa alla sua scomparsa dalle eredità. Dal padre riceve due dei sei ettari vitati (le cui uve venivano gestite precedentemente dai Produttori del Barbaresco e da Gaja) , ristruttura lo stabile e destina il fienile ai locali della cantina.

Nel 2005 la sua prima annata.

Nelle vigne oltre a Nebbiolo pianta Pelaverga e Grignolino come da tradizione dei suoi avi. La gestione del campo è secondo natura senza ricorso a prodotti di sintesi e chimica.  In cantina vinifica ricorrendo a fermentazioni da lieviti autoctoni, non filtra nè chiarifica, ogni pratica viene pensata per non impoverire ciò che la vigna ha consegnato al vino.

Oggi produce circa 20.000 bottiglie ricercatissime ed il Barbaresco Roncagliette é senza alcun dubbio il vino piú rappresentativo.

 

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