Home Puglia Rossi BIZONA

BIZONA IGT Puglia Rosso 2022

18,50
Quantità ACQUISTA
Spedizione gratuita oltre i 130 €
Pagamenti sicuri

certificato
biodinamico

altri
naturali

produzione
garagista

Ci sono 5 degustazioni della community su questo vino

Vai alle degustazioni

Bizona nasce dall'esigenza di fare in Puglia un rosso fresco, bevibile, più diretto, con poco alcool, da bere con cucina estiva o comunque più leggera e da bere anche più fresco, che non appesantisca.

Il nome e l'etichetta sono un omaggio a Lino Banfi e ad un suo vecchio film (L'allenatore nel pallone - dove inventa il modulo bizona 5-5-5). Nasce originariamente dalla voglia di fare un Negroamaro da 5 filari, con rese di 5 quintali di uva, vinificato con 5 giorni di contatto sulle bucce (e pur non riuscendosi nell'intento di rispettare il modulo, era stato comunque mantenuto il nome). Il 2015 era da Negroamaro, dal 2016 è solo da Primitivo. In etichetta Nico si diverte a giocare con riferimenti e indizi: il 5 è un numero importante e ricorrente anche perchè presente nella data di nascita. Ecco questo è lo spirito del Bizona: un vino diretto, non aggressivo, leggero, con un saldo di Sole Rosa che ha conferito scorrevolezza e un colore meno marcato.

 

"La terra non sbaglia mai". (cit.)

Domenico Mangione. Nasce farmacista in una terra di vino e da una famiglia di vignaioli (per terzi ). Quella che ora e' Tenuta Macchiarola viene acquistata dal suocero a metà degli anni '80. Ha sempre lavorato nel settore agricolo quando si presenta la possibilità di acquistare questa terra. Sono 10 ettari a tendone di uve che vanno dal primitivo al lambrusco. Negli anni '90 Nico conosce sua moglie. Sono anche gli anni in cui l'estirpo viene sovvenzionato e agevolato. Così viene tolto tutto e i campi sono convertiti a grano, meloni, ulivi e pascolo. Le terre respirano e si rigenerano per 3 anni, ma all'inizio del 2005 tutti d'accordo decidono di ritornare a piantare un vigneto. Sono 6 ha vitati su 19h. La zona è quella del Primitivo, la scelta è quindi scontata. Vengono scelti portainnesti di media vigoria, ma le piante spingono tanto, con diversi grappoli a pianta e foglie che si allungano verso la luce. Nel 2006 Nico raccoglie già la prima uva. Nel 2007 il suocero gli affida la gestione aziendale. E' l'anno del suo primo Primitivo di Manduria. Nel 2007, 2008, 2009 con piccoli passi in un mondo molto più grande di lui, vinifica poche bottiglie per sè cercando di dare risposte a tutti i quesiti che gli si pongono, il resto viene venduto. Nel 2010 prende in affitto una vigna di Negroamaro a Lizzano. Chiamerà il vino da questa terra "Don Franco" in onore del suocero. Negli anni che seguono chiede a piccoli conferitori di produrre secondo natura e scommette su uve a bacca bianca: Verdeca e Fiano (varietali sacrificati sull'altare dei rossi quando dopo la fillossera i francesi individuarono nella Puglia la terra per produrre uve rosse da taglio). Nel 2014 Negroamaro, Fiano e Verdeca saranno vini tutti al naturale. Ma è il vigneto di Lizzano quello che lo segnerà nella sua metamorfosi. Il suolo è un compendio di tutti i terreni presenti in Puglia; terra rossa, terreni alluvionali, terreni calcarei-argillosi franco sabbiosi. Tutto intorno roccia, ulivi e seminativi. Nico si accorge della ricchezza di vita del suolo. L'approccio al naturale porta piante di camomilla ed una ricchezza incredibile di erbe spontanee tra i filari. Osserva ed impara a conoscere la sua natura. Rilegge le relazioni dell'inizio del secolo scorso sui migliori portainnesti (420A) per l'equilibrio vegeto/produttivo. Capisce che la via all'equilibrio non passa necessariamente dalle basse rese (concentrazione di zuccheri prematura, molta chioma e uva squilibrata) ma da un concetto più aperto di resa a seconda dell'annata (tra i 90/110 q.li/ha) con vendemmie a scalare, defogliazioni mirate per mantenere o addirittura aumentare l'acidità. Si mette in discussione, prova e riprova. Ricorda il detto di quel vecchio "Non vendere la farmacia e ricorda che la terra non sbaglia mai". A fine 2015 ha venduto la farmacia, ma la terra continua a guardarla negli occhi, ricordandosi che quando qualcosa non va è solo colpa sua. Nico pensa a sè come diaframma tra natura e le sue trasformazioni biologiche (ad esempio il vino), come un obiettivo di una Reflex che filtra luce e sceglie il tempo. Sente la responsabilità di essere neutro rispetto all'annata e onesto rispetto alla natura. Ora ha concluso il suo viaggio: è ritornato definitivamente alla terra e ha impiantato nuovi vigneti che ora gestisce e controlla direttamente in prima persona. 

Tenuta Macchiarola è socio di Vinnatur.

 

Vuoi rimanere informato su vini e cantine in offerta? Iscriviti a Decanto!

 Segui

Punteggio 7300

Bevitore seriale

Data degustazione

Animale 5
Minerale 4
Vegetale 3
Speziato 3
Fruttato 2
Floreale 1
 Segui

Punteggio 825

Novello

Data degustazione

BIZONA 2019 IGT Puglia Rosso

10.00/10 1

10,0 10.00/10

Tenuta Macchiarola | Puglia

tra qualche anno sicuramente da riprovare

Vegetale 4
Animale 4
 Segui

Punteggio 6100

Enofilo

Data degustazione

Floreale 2
Vegetale 2
Speziato 2
 Segui

Punteggio 2900

Bevitore occasionale

Data degustazione

Fruttato 4
Floreale 4
Vegetale 3
 Segui

Punteggio 875

Novello

Data degustazione

Fruttato 4
Speziato 3
Minerale 2
8.10/10 5