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IL FORESTIERO Sangiovese IGT Umbria 2019

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Il Forestiero, ovvero un esplicito riferimento ad uno dei varietali più importanti dell'Umbria che da il nome alla vicina denominazione: il Sagrantino. Solo pochissimi grappoli raccolti da 2 filari allevati a cordone. Vinificazione a tini aperti con macerazione sulle bucce per 6 giorni. Affinamento in vetroresina per 1 anno. Solo 741 bottiglie.

In cima ai Monti Martani a 500 m. s.l.m a Terzo La Pieve, nel comune di Spoleto, i Mattioli da tre generazioni allevano bestiame (animali da cortile, vitelli e maiali con cui producono salumi) coltivano la terra (grano - da cui ottengono farina e cereali - per l’alimentazione degli animali), producono formaggio, uova, olio  e soprattutto straordinari vini secondo un modello di azienda a ciclo chiuso. La produzione di vino è stata legata da sempre alla tradizione e quindi all'utilizzo e autoconsumo familiare come semplice alimento, sano e autentico. Dal 2005 si decidono ad imbottigliarne una piccola quantità mantenendo la produzione di sfuso. Il vino è stato e sarà sempre il testimone tra un passato fatto di insegnamenti ed artigianalità ed un presente che intende non tradirli ma farne tesoro. 5 ettari e poco meno di 15000 bottiglie divise su 11 vini, prodotti assecondando da sempre la natura. Niente chimica in vigna (erbicidi, pesticidi, diserbanti), fertilizzazione del suolo con compost prodotto dagli animali, fermentazioni spontanee in tini aperti senza controllo della temperatura, illimpidimento e stabilizzazione naturale sfruttando le rigide temperature invernali e niente solforosa. Solo vasi in vetroresina e acciaio, niente legno da botte piccola perchè non coerente con la tradizione del luogo.Vittorio Mattioli è prima di tutto un custode della sua terra, agricoltore a tutto tondo perchè dalla terra origina tutto. Su suoli prevalentemente argillosi troviamo varietà tipiche del secolo scorso, mantenute e ripiantate per dare continuità a quel passato: Malvasia, Trebbiano Spoletino, Greco, Ciliegiolo, Merlot, Sangiovese e Barbera. Da vigneti anche di oltre 50 anni piantati dal nonno di Vittorio Mattioli, nascono vini suddivisi in piccolissimi lotti che riescono ad esprimere tutto l'amore e l'attenzione che si può dedicare in maniera esclusiva a qualcosa di limitato e prezioso. I vini sanno di uva e di questo amore, semplicemente non-resistibili, succhi di puro piacere. Una delle migliori interpretazioni di vino naturale in Italia da prendere a paradigma contro i grandi detrattori dei vini secondo natura.

Collecapretta è socio di VinNatur.

 

 

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