MERAL Rosso dell'Emilia IGT

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Ottenuto da 60% Barbera e 40% Bonarda macerate 3 settimane sulle bucce e vinificate in cemento. Il vino che esprime tutta la freschezza della Barbera dei Colli Piacentini, dotata di ottima acidità ma priva di quel tannino ruvido che astringe. Questa è un'uva che gioca col frutto e che restituisce un sorso succoso ed un vino a tutto tonda che sta bene con ogni portata ed in ogni occasione.

L.E2021

Val Vezzeno e la famiglia Cristi.

Una storia lunga 7 generazioni che lega le radici della famiglia Cristi a questa valle alle spalle di Carpaneto Piacentino. E' Roberto, dopo una parentesi di vita con famiglia e nonni a Torino, a recuperare il legame storico con queste zone. Terminati gli studi da geometra, decide di rientrare a Carpaneto, luogo di ricordi d'estate sul trattore, e di gestire direttamente il podere. Attende la conclusione del contratto di affitto che lo assegna al vicino e nel 2013 apre l'azienda agricola. Le prime annate sono destinate alla vendita dell'uva all'ingrosso. La proprietà si estende per 13 ettati di cui 3 a vigneto e 2 a bosco a circa 220 m slm. I restanti 8 ettari sono coltivati a frumento e girasoli. Roberto si accorge che l'uva è molto bella, i vigneti si presentano sempre sani, la maturazione è perfetta. Sono terreni ricchi di azoto, con vigne reimpiantate 20 anni fa, di buona vigoria. Le fermentazioni qui vanno spedite ( contrariamente a terreni con poco azoto dove sono più lunghe come da La Stoppa o Andrea Cervini ). Inizia a pensare di vinificare l'uva in proprio. Incontra Massimiliano Croci , "il presidente", figura storica dell'enologia al naturale nei Colli Piacentini. Roberto acquista vecchie botti in cemento da cantine prossime alla chiusura. allestisce un minimo di attrezzatura, ma le prime annate ( 2016 - 2017 -2018 - 2019 ) vengono realizzate nella Cantina Croci, con l'esperienza di Massimiliano. I vini de La Poiesa raccontano un'area dei Colli Piacentini molto differente dal versante est, caratterizzato da suoli sabbiosi, bagnato una volta dal mare ( dove troviamo Croci, Montesissa, Distina ). Qui la terra è argillosa, estremamente fertile, fresca, compatta e colloidale. I vini che ne escono sono gastronomici e sapidi. Non per niente è un'area che è stata eletta tradizionalmente a coltivazione di pomodori e frutta/ verdura da conserve ( Conserve Italia ex De Rica e Mutti vantano qui una presenza importante ), relegando nelle aree collinari e marginali la viticoltura ( considerata meno redditizia e paradossalmente assegnandole i terreni migliori ). Nella gamma di Roberto troviamo le uve della tradizione e del territorio, Barbera e Bonarda, Malvasia e Ortrugo. Interessante è l'interpretazione dei rossi, meno macerati rispetto alla consuetudine locale ( Roberto da questo punto di vista sembra più di stampo "modenese") e lavorati anche in una versione ferma con affinamento in barrique ( una Barbera fresca e gastronomica ). Ma è il rosato, sapido  e gioioso, a sorprendere di più. Nessun salasso, nessun tannino, nessuna astringenza, lo rendono un campione di bevibilità dal grande successo.