PIRAO Vino Bianco

  • Cantina SRC
  • Regione Sicilia - Italia
  • Uvaggi Carricante
  • Affinamento Acciaio
  • Gradazione 12 %
  • Formato bottiglia 0,75 L
  • Allergeni Contiene solfiti
  • Bottiglie prodotte 2000
  • Note Prodotto in Italia
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garagista

Uno tra i bianchi dell'Etna con maggior identità ed eleganza. Ottenuto da uve 100% Carricante da vigne di ooltre 50 anni, viene fermentato con macerazione di 1 giorno sulle bucce e affinato in acciaio. Freschezza e finezza, mixando le note minerali del suolo vulcanico e la complessità che una macerazione veloce può conferire al vino. Da annotare nella lista dei vini da avere sempre in cantina.

L.2020

SRC, Sandra, Rori ( Rosario ) e Cinzia. Le tre iniziali dei protagonisti di questo sogno divenuto realtà nel 2012, che unite nell'acronimo affermano il senso del propri manifesto: ESSERCI! Siamo sul versante nord dell'Etna, terra divenuta l'eldorado dei viticoltori negli ultimi 20 anni, dopo anni di abbandono. Oggi è un cantiere aperto. Grandi cantine extra territoriali corrono da ogni dove dell'Italia per sbancare i fianchi del vulcano, modellando e livellando artificialmente terrazze ricoperte con polvere di roccia. Terra ricca e magica, dal suolo fertile, lavico, minerale, dalla natura intonsa, da oltre 650 varietà di essenze spontanee. Escursioni termiche ed esposizioni l'hanno eletta senza dubbio uno dei luoghi italiani più vocato alla grande viticoltura. Rosario Paralisiti, imprenditore immobiliare, e sua moglie Cinzia Baraldi nascono come appassionati di grandi vini rossi e sono innamorati dell'Etna. E' il loro amico produttore di Passopisciaro Alberto Graci a spronarli all'idea di acquistare un piccolo fazzoletto sul versante nord della montagna. L'occasione si presenta con mezzo ettaro nella contrada Crasà in Solicchiata nel 2012. Ne seguiranno altri sino ad arrivare alla superficie attuale di 8 ettari disseminati tra Calderara, Randazzo, Rivaggi, Barbabecchi ad altitudini che variano tra i 650 e i 1000 metri slm. L'imperativo è recupero di soli vecchi impianti ( alcune vigne sono del 1901) rivalutando i luoghi vocati alla coltivazione della vite, con impianto di soli varietali del territorio ( Nerello Mascalese, Catarratto, Carricante, Minnella, Insolia, Coda di Volpe e Grenache ), mantenimento delle terrazze originali e della storia di questa terra attraverso un lavoro ( solo manuale ) che si ispiri alla tradizione contadina. Così in vigna vige il massimo rispetto della natura senza ricorso a prodotti sistemici, esaltando quella delicata e complessa biodiversità unica sull'Etna ed in cantina il lavoro è una logica conseguenza, valorizzando le uve raccolte senza interventi e con un approccio in sottrazione. I vini interpretano fedelmente un luogo articolato e complesso, fatto di terreni estremamente variabili specchio  di un caleidoscopio di identità :  le contrade.