RIFLESSO Vallagarina IGT Rosato 2020

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Rosato ottenuto da Merlot, Cabernet Sauvignon e un piccolo saldo di Marzemino. Fermentazione spontanea in cemento poi sosta sulle bucce per un paio di giorni e successiva aggiunta di vinacce fresche di Anisos per un ulteriore mese di sosta in macerazione con l'effetto di smorzarne il colore e conferire struttura. Ricorda un vino rosso dal sorso fresco ed intenso con finale sapido.

Eugenio Rosi è un vero uomo di campagna. Ha sempre amato la terra sin da piccolo. La sua terra è il Trentino, in particolare l'area settentrionale della Vallagarina ad una manciata di minuti a nord di Rovereto. Chi nasce in questi luoghi è destinato a crescere tra vigneti e cantine, tra conferitori, cooperative sociali, grandi gruppi enologici. Studia da enologo a San Michele all'Adige e sperimenta nei primi anni l'enologia industriale nelle più grandi cooperative vinicole della regione. Sono gli anni '90, pieno boom del mercato vinicolo, che trasforma ovunque pratiche, tecniche, impostazioni di vigna stravolgendo un sapere antico. Cambiano sistemi di allevamento ( più orientati alla quantità ), cambia la biodiversità nelle vigne ( tradizionalmente i filari erano alternati con colture che arricchivano la vitalità del suolo ), cambiano gli approcci in cantina ( grandi vasche termoregolate in acciaio sostituiscono legni e cemento ). Alla fine degli anni '90 Eugenio decide di tornare alla terra e ai suoi equilibri. Si rimette in gioco, prende in affitto 2 ha di vigne a Cabernet Sauvignon e Merlot in loc. Monte Pipel ed inizia un lento quanto attento studio del territorio e della sua composizione. Fa scelte coraggiose, libere, antesignane. Carattere franco e sincero, non indugia nelle mode ma precorre quel rispetto verso la terra che pochi anni dopo sarà il dogma alla base della diffusione della viticoltura cosidetta "al naturale". Senza alcuna etichetta, Eugenio Rosi realizza in pieno da quegli anni il paradigma di vigna intesa come ecosistema in equilibrio, fatto di suolo fertile e vitale, di piante in armonia, di biodiversità : niente cimature, completo inerbimento tra i filari, pratiche di sovescio per fissare l'azoto. Recupera terreni vergini che nessuno vuole impiantare, esaltandone differenze morfologiche, microclima e altitudine con singole varietà della tradizione capaci di far proprie queste sfumature. Nel 2000 aggiunge i vigneti di famiglia impiantati a Marzemino ( loc. Ziresi in Volano ), successivamente estenderà le sue cure a vigneti in affitto a Cabernet Franc ( Villa De Eccher in Rovereto), a Nosiola ( Costa di Noriglio) e a Chardonnay e Pinot Bianco ( in fraz. Parrocchia di Vallarsa). In oltre 20 anni è rimasto un artigiano autentico, lavora attualmente 7,5 ha per meno di 30 mila bottiglie e continua ad essere portavoce di una filosofia non interventista sia in vigna che in cantina. A lui si deve la riscoperta del Marzemino, completamente ridisegnato nel vino Poiema  attraverso una vinificazione capace di superarne i limiti costituzionali ( buccia sottile e maturazione tardiva spesso fonte di marciume obbligano a raccolte anticipate ) esaltandolo attraverso appassimenti e affinamenti in legni di ciliegio, castagno e rovere. Tutta la produzione mostra grande sensibilità e amore, dal bianco Anisos ( Nosiola, Chardonnay e Pinot Bianco magistralmente macerate sulle bucce per un vino di grande equilibrio e delicatezza) al blend Esegesi sino al rosato Riflesso Rosi ricco di energia e gusto. Eugenio e sua moglie Tamara rappresentano oggi un modello di viticoltura famigliare appassionata e vera, a dimensione d'uomo e nel grande rispetto della terra da cui tutto viene. I loro vini hanno personalità, sono frutto di scelte libere, escono dalle convenzioni e regalano grande piacere.