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SAN FEREOLO Dogliani DOCG Superiore 2015

  • Cantina San Fereolo
  • Regione Piemonte - Italia
  • Uvaggi Dolcetto
  • Affinamento Botte Grande
  • Gradazione 14.5 %
  • Formato bottiglia 0,75 L
  • Allergeni Contiene solfiti
  • Bottiglie prodotte 14000
  • Note Prodotto in Italia
Spedizione gratuita oltre i 130 €
Pagamenti sicuri

certificato
biodinamico

altri
naturali

produzione
garagista

Il vino manifesto della produzione di Nicoletta. Dolcetto ottenuto dalle vigne più vecchie (dai 40 ai 70 anni di età) site nel comune di Dogliani  a circa 500 m slm ( vigneto San Fereolo, Austri, Costabella, Cerri Sottani) su suoli prevalentemente calcarei, capaci di donare tannino e struttura. Fermentazione spontanea in tini di legno, con macerazione sulle bucce di 10 giorni. Affinamento in legni di differenti dimensioni con sosta sulle fecce fini per 12 mesi.Poi almeno 5 anni di bottiglia. Un vino da attendere, ma capace di ripagare mostrando in sè una grande completezza, un pò di tannino, un pò di evoluzione e un pò di dolcezza.

Un unico cognome e due destini che si incrociano lungo lo stesso asse che dalle Langhe conduce a Milano e viceversa. Giorgio Bocca, nasce a Cuneo nel 1920, sarà partigiano della Resistenza durante la guerra difendendo le proprie terre, infine scrittore e giornalista politico a Milano. Qui nasce la figlia Nicoletta. Entrambi torneranno spesso nelle Langhe, luoghi natale del padre, per una sorta di rito di ricongiunzione con quei proprietari di terre e produttori che lo avevano aiutato a nascondersi e con cui aveva stretto amicizia. Ma le Langhe erano anche occasione di esplorazione gastronomica : il Barolo. le tume piemontesi, il tartufo. Un paradiso per gli amanti del buon bere e della cucina. Agli inizi degli anni '90 Nicoletta lavora nel mondo della moda a Milano. Sono gli anni in cui esplode Tangentopoli. Nel 1992, sono questi ricordi della gioventù a guidarla con il marito nella ricerca di una nuova casa in questa zona. Alessandro Fantino le mostra una piccola proprietà a Dogliani con vigne impiantate tra il 1930 ed il 1980 : San Fereolo (dal nome del santo a cui è dedicata la cappella del XVII sec. che sorge sulla collinetta dove si trova la cantina). Siamo nella zona sud-ovest delle Langhe, terra di Dolcetto, uva tradizionalmente considerata minore rispetto al "nobile ed aristocratico" Nebbiolo. Un'uva che veniva vinificata per un vino da tavola destinato a consumo quotidiano, immediato, popolare e democratico : frutto, acidità e tannino. Senza alcuna formazione tecnica nè conoscenza della terra, incomincia poco alla volta a prendersi cura delle vecchie vigne cercando conforto e sapere nei vicini. Riscopre il senso degli scritti del padre, capace di leggere con dieci anni di anticipo il rischio della perdita di cultura e di radici nello spopolamento delle campagne. Fa suo questo valore, recupera vecchi appezzamenti che anziani contadini non riescono più a lavorare, comprendendo la necessità di lottare perchè Dogliani e la campagna sopravvivano di fronte alle forza di attrazione della grande industria. Il vino assume una valenza sociale. Nel 1999  con la nascita del figlio Pietro impianta 4 ettari di vigne nuove e dal 2004 decide di applicare i principi steineriani della biodinamica come esigenza di risposta ad un pensiero più articolato sulla natura, capace di spingersi oltre la lettura fisica della vigna sapendone decifrare i processi vitali, le relazioni con un ambiente corale e con l'uomo. Oggi Nicoletta Bocca attraverso i suoi 12 ettari di vigne, rappresenta una storia di riscatto di un territorio e di un'uva, che con il suo vino di punta San Fereolo, tenta di elevare alla dignità che si merita : un vino da invecchiamento, completo ed equilibrato, forse meno immediato rispetto all'interpretazione classica ma più complesso e autentico.

San Fereolo è socio di Renaissance des Appellation.