Marabino Pierpaolo Messina Noto Sicilia

Marabino

Contrada Buonivini, Noto. Siamo sulla punta sud-orientale della Sicilia, dove il Mar Jonio sfocia definitivamente nel Mediterraneo, dove il sole dardeggia e la terra si fa rovente. Questo è il regno del Nero d'Avola e del Moscato Bianco. Qui la famiglia Messina, attiva nel settore ortofrutticolo bio con la società Natura Iblea da fine anni '90 (questa è la patria anche del pomodoro Pachino), crea uno spin-off nel 2002 con la Tenuta Marabino, mutuando il nome dalla Torre Marabino di origine saracena trasformata in relais di charme nei terreni di proprietà a Ispica. E' Pierpaolo Messina, dopo una laurea in Scienze Politiche a Siena, ad occuparsene dal 2008. Una visione da subito votata al biologico e al biodinamico, dove far confluire l'esperienza maturata nell'ortofrutticolo, con l'intento di acquisire una comprensione ancor più profonda ed allargata delle regole e delle relazioni nella natura. Così i 29 ettari di vigne vengono da subito  impiantati circondadoli di alberi da frutto, ulivi, mirto, carrubi e macchia mediterranea e i suoli - che qui sembrano sbizzarrirsi in molteplici combinazioni di altitudine, composizione, acidità, esposizione ed età-  saranno oggetto tutti negli anni di studi minuziosi. Un luogo di luce e di ventilazione (i due mari vicinissimo riflettono entrambi luce creando condizioni di luminosità uniche), di calcare ed argilla, che restituisce 18 diverse parcelle con età media di 20 anni, oltre alla vigna Archimede di 50 anni, la prima e l'unica ad essere acquistata, impiantata ad alberello impupato (avvolto, piegato attorno ad un tutore verticale per proteggerlo dal vento e non farlo sviluppare in altezza) : 4 parcelle dedicate a Moscato Bianco, 2 a Chardonnay e 12 parcelle a Nero d'Avola vinificate tutte separatamente. Rossi impiantati con esposizione a nord e ad est per proteggerli dal vento caldo dello Scirocco e godere della frescura notturna,  bianchi esposti ad ovest a cercare il sole fino al tramonto per aumentarne aromaticità e complessità. E poi un lungo, attento lavoro di vinificazione per parcella in modo da valorizzare ogni singola sfaccettatura e sfumatura del suolo. In cantina le vinificazioni sono condotte nel rispetto del lavoro in vigna, con fermentazioni spontanee e affinamenti in acciaio per esprimere in maniera più limpida e nitida possibile l'identità delle uve e delle vigne.